Se lo dici tu…
Mese: novembre 2017
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Mbàh
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A proposito di acquisti online, l\’anno scorso comprai delle \”cose\” da un sito che richiedeva il pagamento in bitcoin, dopo aver pagato mi rimasero sul \”wallet\” circa tre dollari e qualcosa, oggi PER PURO CASO ho riaperto quel wallet e mi ci sono ritrovato su circa 125 dollari e un tantinello in più.
Mi sento un cazzo di broker.
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Diosanto quanto è diventato difficile comprare droghe online oggigiorno, signora mia.
Mi sa che faccio prima a comprarmi un bazooka.
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Sono di una pigrizia intellettuale disarmante, spesso non inizio neanche a scrivere un post o un commento semplicemente perchè non mi va di faticare per trovare la giusta \”chiusa\”.
E mi giustifico dicendo \”massì chissene-fotte\”, ma in realtà me ne fotto e come, altrimenti non sarei qui a promulgarvelo.
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La tocca piano
Poi un giorno quando avrò pateticamente voglia di like (o di commenti a random fuori luogo ma che soprattutto non c\’entrano quasi mai un cazzo) comincerò pur\’io a postare le mie vecchie glorie blogghistiche su facebook.
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Non appena mi arrivano le droghe lo faccio, giuro che lo faccio
Quasi quasi visto che siete blasfemisticamente stronzi mi ritrasferisco su blogspot, che almeno posso metterci le canzoncine.
Se siete d\’accordo continuate pure a tacere mistericamente come il palo di frassino che avete in cu
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Certo che le donne coi capelli rossi.
Al momento ho in testa più che altro una Nicoletta Elmi \”d\’annata\”, ma si accettano volentieri candidature.
Un paio di milioni d\’euro in banca costituiscono titolo preferenziale.
Benvenute perditempo: non ho alcuna fretta.
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Sono un accumulatore compulsivo di file.
Scarico roba, tipo film che probabilmente non guarderò mai, ma mi piace averli nell\’hard disk, fino a quando non devo cancellarli (alle volte senza neanche averli visti) per fare spazio a quelli nuovi.
Un tera non mi basta.
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Gli spiriti dicono che quando bevo divento un pò più simpatico secondo me e parecchio più indisponente secondo la maggior parte degli altri.
Lo farò presente al mio notaio Nando Martellone.
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Spaghetti di soia con verdure
Oddio ma che è sta roba? MA con tutta la roba buona che abbiamo in ITALIA c\’è veramente bisogno di andare a comprare ste schifezze cinesi? Anzi dirò di più, con tutta la roba buona che abbiamo al SUD c\’è bisogno di andare a rovinarsi il gargarozzo con fiorentine o pesti genovesi di dubbia origine? Ma anzi che dico, con tutta la roba buona che abbiamo in PUGLIA c\’è bisogno di voler fare gli hipster gastronomici con pizze napoletane e nduje varie ed eventuali? Che poi parliamoci chiaro, con tutta la roba buona che abbiamo nel MIO PAESE (tipo cipolla rossa e calzoni di cipolla rossa) c\’è veramente bisogno di scomodarsi tanto per assaggiare orecchiette e bombette di cavallo? Che poi tra l\’altro lo sanno tutti che la signora Giuseppa che abita di fronte a casa è la migliore cuoca del circondario così come dell\’emisfero boreale ma in fondo, che bisogno c\’è di mangiare altro quando in corpo ho già tutti gli aminoacidi e le proteine di cui ho bisogno, basta, da oggi digiuno che è meglio.
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A un certo punto ti cominci a rendere conto di come per molte cose il gioco non valga la candela.
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Tutto molto interessante
Mi sono creato un file di testo sul desktop dove scrivere tutte le cose che mi voglio ricordare di fare ma che spesso vuoi per pigrizia vuoi per disattenzione mi dimentico di fare e che quindi tendo a procrastinare fino a data da destinarsi.
Il file l\’ho chiamato \”MEMO\” e si, è davvero un\’ottima idea se non fosse per il fatto che puntualmente mi DIMENTICO di controllarlo e quindi il tutto va obliquamente a farsi fottere in cantina.
Dovrei creare un altro file da mettere in bella vista al centro del desktop e chiamarlo a grandi lettere \”RICORDARSI DI CONTROLLARE IL FILE MEMO\”, possibilmente senza usare acronimi.
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Quasi quasi cavalco l\’onda e vi denuncio tutti per molestie sessuali.
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Ci stava un tizio su youtube che parlava di questo \”corpo di dolore\” che tutti ci portiamo appresso e che spesso non vediamo l\’ora di condividere con gli altri, lamentandoci, facendo i dispettosi e gli irriverenti, insomma facendo in modo di trasferire parte della nostra angoscia a chi ha la strabiliante fortuna di gravitarci attorno, nel bene e nel male e via dicendo.
Poi pensavo alla paranoia che le tue parole spesso trasmettono copiose, e pensavo che non era mica poi tanto giusto che ci ammorbassi ogni giorno con quello che a conti fatti non è altro che il tuo, di \”nefandum\”.
Poi però mi sono venuti in mente alcuni dei miei post e devo dire che in effetti, da quel punto di vista neppure io ci vado tanto leggero in quanto a \”corpo di dolore\” e alla volontà di comunicarlo e chicchessia e niente, per il momento diciamo pure che va bene così.
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Perfetto.
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La maledizione di Atuk
Il primo attore a mostrarsi interessato al film fu John Belushi, il quale morì, qualche tempo dopo averne letto il copione, per overdose nel 1982. In seguito, fu il turno di Sam Kinison, il quale accettò il ruolo di protagonista; il progetto era a quel punto in procinto di venire realizzato concretamente. Poco prima dell\’inizio della lavorazione, Kinison dichiarò come la sceneggiatura avesse bisogno di una riscrittura e perciò le riprese furono temporaneamente rinviate. Una volta completato il processo, la lavorazione poté iniziare, ma, ormai, i costi di produzione che si erano nel tempo accumulati portarono il film a una situazione di squilibrio generale circa il bilancio, causandone infine lo stallo. Comunque, Kinison riuscì a girare una scena prima che lo studio decidesse l\’abbandono del set. L\’attore morì anch\’egli prematuramente in un incidente d\’auto nel 1992.
Nel 1994, la parte passò a John Candy, ma prima che potesse girare, l\’attore morì per un attacco di cuore. Lo stesso anno, a novembre, morì Michael O\’Donoghue, celebre autore di Hollywood, per una emorragia cerebrale, il quale per un certo tempo lavorò sulla sceneggiatura di Atuk, e che, pare, convinse Belushi prima e Candy ad avvicinarsi al film, in quanto molto promettente. Il progetto aveva assunto inesorabilmente i contorni di \”film maledetto\”, e perciò i produttori iniziarono a disinteressarsene, allorché, Chris Farley, nel dicembre 1997 morì di overdose nel corso delle trattative per accettare il ruolo.
L\’ultimo nome a rientrare nelle morti elencate come parte della maledizione di Atuk è Phil Hartman. L\’uomo, amico stretto di Candy, stava leggendo la sceneggiatura, pensando di prendere parte al film in un ruolo comprimario, quando venne assassinato dalla moglie nel 1998.
La United Artists è detentrice dei diritti sul film, che mantiene in stato di turnaround in attesa di ulteriori sviluppi. Nel 1999, fu approcciato Tod Carroll per scrivere la sceneggiatura, il quale, conscio della superstizione aleggiante circa il materiale da lavorare ebbe a dichiarare: «Non mi importa quali siano state le impressioni che la gente possa aver avuto, penso che si tratti di coincidenze, una spiegazione pratica […] Io non sono una persona superstiziosa, e non ha alcun significato per me».
Negli anni 2000, la sceneggiatura fu messa all\’asta sul noto sito di compravendita in rete eBay.
Link all\’articolo originale su wikipedia.
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Ecco si una cosa me la sono ricordata, questa forse ve la posso dire, tipo che voglio cominciare a guardare alle mie giornate sotto un\’ottica diversa, pensare al mondo come un unico animale, non so ancora se io ne faccio parte ma non è questo il punto, ogni suono, fischio, diomannaggia ogni rumore no? Ogni calcio in culo ed ogni carezza, provare a non prenderli più come fenomeni separati ma come il lungo e interminabile discorso della bestia multiforme, nel senso, fare una media no? Non per altro ma mi sa che mi conviene perchè a parte qualche piccolo dettaglio che ogni tanto stride con il resto, sinceramente a conti fatti vivo molto comodo e me la spasso, a modo mio ma pure tanto, e insomma si.
A conti fatti sto bene, quando il conto tornerà poi starò ancora meglio, credo.
Per non parlare del fatto che sticazzi di qualsiasi cosa, esistesse una realtà veramente intelleggibile potrei anche stare a preoccuparmi dei vostri sottintesi avvertimenti ma sinceramente, dato che a quanto (…) pare la vita, per dirla in soldoni, è tutto in trip mentale, io mi faccio il mio e cerco di plasmarlo il più possibile a forma di quello che mi pare più opportuno, you know what i mean right?
È il mio modo di dare una forma al vuoto, la mia propensione (tutta umana? Forse anche un pò patetica) a voler trovare un senso.
Soltanto io in punto di morte avrò il diritto di biasimarmi se poi dovessi aver sbagliato, tanto in quanto a errori (in buona e cattiva fede) e inesattezze non mi pare mica di essere l\’unico.
Proprio così.
Un entusiasmante trip mentale, esteticamente inoppugnabile, tipo in \’sti giorni mi sto flashando parecchio sulla luce viola della grafica synthwave.
E i cannabinoidi sintetici.
E profondi amplessi lunghi un giorno, da solo e in compagnia, asettico e sterile come un cazzo di diamante sissignori, dubito che avrete mai la possibilità di guardarmi veramente negli occhi.
Well I know it\’s hard for you to know the reason why
And I know you\’ll understand when it\’s time to die
Don\’t believe the life you have will be the only one
You have to let your body sleep to let your soul live onHo voglia di freddo e buio e luci led nel firmamento, vento e sole ce li ho dentro, quel tanto che mi basta, ora che ci penso, nonostante la sofferenza che avevo comunque messo in conto (visto che mi avete educato al pessimismo), sono sempre stato abbastanza fedele all\’immagine di quello che avrei voluto diventare.
Bolla-nicchia distorsione dello spazio, quando il tempo non esiste, la luce è solo un punto cardinale.
Circa a sedici anni cominciai a pensare che tutto smettesse di esistere non appena io chiudevo gli occhi o mi giravo dall\’altra parte smettendo di dargli importanza, ora ho la certezza che mai avrei potuto vivere in un posto che non fosse al centro, bene incastonato in mezzo a tutto il resto delle cose.
Le teorie si sprecano e quando sembro allontanarmi troppo dalla strada, arriva qualcosa, coincidenze, particolari, casualità (esistono?) troppo strane per essere ignorate, o meglio, la cosa veramente strana sarebbe non prestarci la dovuta attenzione, \”Attenti ai segni!\” come recitava quel cartello di ritorno da Roma, e poi ripeto, a ognuno il suo romanzo, la sua epica, per poche cose al mondo scambierei il mio con quello di un altro, come se mai fosse possibile.
From life you escape
Reality\’s that way
Colours in your mind
Satisfy your timePiuttosto che pensare alla maniera in cui è cominciato il tutto io sono più morbosamente interessato alla causa, al perchè, la motivazione che ha dato la spinta iniziale alla macchina creatrice.
Se prima della materia c\’era il logos, porca puttana non oso immaginare cosa cazzo si siano (ci siamo) detti per scatenare tutta sta roba che a conti fatti non è altro che una prigione illusoria messa in piedi per far capire qualcosa a qualcuno.
O magari mi sbaglio e dovrei soltanto arrampicarmi sopra un albero a mangiar banane per sovraccaricarmi del potassio necessario a sterminare gli altri gorilla e potermi così inchiappettare impunemente la più bella scimpanzè della radura.
Però magari siccome mi rendo conto di non esserne poi troppo capace sono così furbo da essermi creato (appoggiandomi vagamente e per sentito dire a secoli di furbizie precedenti altrui) tutta una mitologia mistica sociostorica apparentemente logico-etic-razionale per giustificare le mie inadempienze e potermi dire che a conti fatti, e ci si risiamo, tutto va bene così e anzi, sono pure un gran figo.
Non so se sono stato chiaro e anzi non penso proprio, ma sono clamorosamente convinto che comunque avete capito lo stesso.
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Dimenticare tutto il resto o almeno provarci, forzarsi di rimandare indietro con violenza facce e voci a cui non vuoi pensare, io sto bene ho deciso, come ci stavo prima ancora di incontrarvi, così come ci starò anche quando ve ne sarete andati.
Ho i miei schermi, il mio cazzo, i miei feticci, qualche cosa da fumare, nicchie comode, adagiate mollemente sulla notte elettrica, ho le idee abbastanza chiare su quello che mi piace e vi assicuro che so come godermelo.
Ecco l\’altra cosa su cui stavo riflettendo a mezziogiorno prima di andare a dormire (per risvegliarmi solo col calare del buio), il piacere, il piacere cazzo si il piacere, stai a vedere che in un mondo di merda che poi in realtà sarebbe un paradiso se non fosse per qualche testa di cazzo impunita, stai a vedere che comunque in un\’esistenza a detta di alcuni (tipo te) votata al dolore e a non so quale altra sfiga, uno dovrebbe stare anche a farsi problemi di ordine morale per quanto riguarda il PIACERE, soprattutto quando non inficia la natura di nessuno.
Toglimi il piacere da sta cazzo di vita e cosa mi dovrebbe rimanere?
Il dovere??? Il lavoro!? La fame.
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Il talismano della felicità.
Avrei delle cose da dire ma sto aspettando il momento giusto, il giusto umore, tanto voi comunque sapete sempre tutto, non fa molta differenza a quanto pare.
Approfitto del fatto che ho faticosamente aperto questa pagina nel browser (mi ci sono voluti circa ben tre click) per rendere noto a tutti, a me in primo luogo, che piuttosto che assumere un\’espressione simile a questa preferirei digiunare a morte, credo.
Quando faccio sesso ne assumo ben di peggiori, ma ho deciso che non è quello il punto.
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