poche parole di vetro sancirono il patto omicida
come un ampolla il tempo sferico distorce
mentre guardi estasiato il tuo ultimo specchio
ambigua e dopo oscena melodia del presente
chiuso a chiave l\’occhio e il cuore
l\’ombra avanza senza paragone alcuno a scandirne il passo
filo spezzato come lama ancora piu\’ ingiusta
e io che dimentico, mentre ascolto
rumore astrale di improvviso bombardamento
riuscirono in un intento
riuscirono a spezzare la croce
poche membra ossute, il gigante
contro l\’altro cielo scarlatto abbaia la sua preghiera
da sempre e\’
altrove
evocata dalle rune un alba di platino accade
ne scompone la matrice un prisma storpio
nato nell\’occhio del ciclone
fulmine senza suono
raccoglie le braccia abnormi
non esiste piu\’ il tempo per un cielo sereno
la vacanza e\’ finita
andate in pace fratelli
e tutto e niente ambiscono al vuoto, e al mare
sono cattivo
un infame
il peggiore
il migliore
sono eterno
sono il caos
sono la croce
sono un diavolo e un santo
non sono una puttana
sono altro
sono i tuoi soldi
sono la vecchiaia
sono te
sono il tuo lato peggiore
sono la tua mannaia
sono tua madre
sono il padre
non sono il fratello
sono il tuo amante
il tuo fottuto assassino
sono