Oggi ho fatto uno strano sogno.
Appena finito di sognarlo, avrei voluto alzarmi per raccontarvelo tutto quasi in diretta, ma la pigrizia ha vinto, ancora una volta, e quindi dovrete accontentarvi (ancora una volta) solo delle ultime impressioni e le poche immagini che il sogno stesso (istesso) mi ha lasciato.
Eravamo in una stanza, io e la mia compagna, una piccola stanza da letto con due letti, separati.
A un certo punto non so come oppur non lo ricordo, è arrivato un demone.
Un demone fin troppo maschio quasi ai confini con l’-ismo.
Le cose che ci siamo detti io non le ricordo, ricordo solo che a un certo punto il demone ha cercato di possedermi, pure in termini sessuali.
Mentre lo faceva però, e questa è l’unica cosa che ricordo bene, io gli ho detto: Non riuscirai nel tuo intento, perché io RIDO di te, non ci puoi più far niente, io RIDO.
E se non mi sbaglio lì gli ho aperto la bocca con entrambe le mani, come a volergli fare una visita odontoiatrica.
Continuavo a ridere.
Dopo, nella confusione maledetta che consegue all’oblio del sogno, il demone mi ha portato nella sua stanza, uno spazio non troppo ben delineato che si trovava nel sottoscala del condominio in cui ci trovavamo. Non ricordo cosa ci siamo detti allora, di sicuro era qualcosa di significativo, ma come dicevo prima non ho avuto la volontà per alzarmi dal letto e così il tutto è andato (così) falsamente perduto, ancora una volta, nell’oceano abbastanza profondo dell’oblio.
Alla fine il demone cercava di possedere (credo anche fisicamente) la mia compagna, non riuscendoci se non solo a metà, visto che gliel’ho impedito.