-
dert
_______________________________________
-
“Good taste is the death of art”.
_______________________________________
-
?
Quando i giovani dipendono dai vecchi
c’è qualcosa che non va
?
_______________________________________
-
Tutto dipende dalle reazioni che imponiamo sugli input
_______________________________________
-
diagonale rovesciata, rifrazioni, l’eco subliminale del tempo
fantasmi fasici che si proiettano sotto la rètina
tessitura d’illusioni che danzano con il mutare della prospettiva
schegge di volontà infranta contro la prepotenza boriosa di quello che urla per essere il reale –
se c’è una via di scampo, al momento, è al di là di quello che riesco a immaginare.
Nausea…
_______________________________________
-
the well
_______________________________________
-
veleni
_______________________________________
-
Entrance to the Cave of a Thousand Desires
_______________________________________
-
tra le fresche onde fantasma di quest’astuta penombra
ad intrecciare patti, sciogliere nodi, respirare il profumo proibito che porta il silenzio
quasi per caso, quasi per sempre
quasi da solo
_______________________________________
-
all in all is just another break in the whole
_______________________________________
-
ognuno tira l’acqua al suo mulino
e io mi bevo il vino
dio secondo i preti è uno e trino
mentre io mi bevo il vino
tutti nella testa hanno un casino
eppure io mi bevo il vino
Marta nella pancia ha il suo bambino
ma io mi bevo il vino
–
(Un poster che qualcuno ha già scarabocchiato dice “Vieni in Tunisia”
C’è un mare di velluto ed una palma
E tu che sogni di fuggire viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa)_______________________________________
-
esperienza lisergica da cogliere al volo, fino ad esaurimento scorte e/o cerebrale.
Amen
che tu sia tra di noi
Pane
pane, pece e novantanove etti di coriandoli taglienti
carne e psiche ad affettare
–
(volontà da calibrare)
mi spiegherai poi, col tempo, il motivo per cui io non sia da Amare
_______________________________________
-
dal web, ovviamente AI, ma abbastanza pregnante
_______________________________________
-
Perché devo sempre esagerare.
_______________________________________
-
Essere liberi di
ripetere gli stessi errori all’infinito o perlomeno fino a quando non crediamo di averci imparato qualcosa
come se poi proprio davvero ci fosse qualcosa da imparare
lasciami soffiare sul fuoco
che avvampi e ci bruci, fino a consumarci
l’un l’altro
_______________________________________
-
tipo uno splendore acido intarsiato di profumi e colori – direttamente dall’outer space sopra la tua rètina incredula – ci piace pensare
ma niente, oggi niente
a parte un turbinio vorticoso di cose che sarebbe meglio tacere, quasi per sempre, quasi per caso, ricordare
notti passate a pregare
giorni diluiti in un bicchiere
(ben più d’uno a dirla tutta)
divorarne le carni, assaporarne il dolore, esaltando il piacere
_______________________________________
-
Capirli tu non puoi, tu chiamali se vuoi
EMATOMI
_______________________________________
-
Mi sa che oggi mi nutro di bacche e radici.
Semi, più che altro.
Semi di Hawaiian Baby Woodrose, a dirla tutta.
Auguratemi un buon trip, se vedemo dopo.
_______________________________________
-
fog-something
Ho scoperto, forse grazie a qualcuno, non ricordo, ‘sto genere bellissimo che si chiama dungeon synth, mi ispira cose lunari ed evanescenti, evoca la nebbia e il cielo notturno, parla di incanti e luoghi misteriosi, insomma, me pias, in ‘sto periodo me pias proprio parecchio…
_______________________________________
-
Il sentiero dei sussurri spezzati
_______________________________________
-
la strada per Kadath
_______________________________________
-
goetia
(aperto il cancello)
distillo poche note soavi dai raggi di luna che filtrano dalle travi dismesse della torre dove il tempo mi ha relegato
fuori il canto del vento s’intreccia sapiente alla melodia delle onde
dentro – il silenzio
traccio l’ultimo segno a completare il sigillo
il Demone dovrà ascoltarmi stanotte, perché pure sono le mie intenzioni
ferma la mia Volontà
le mani lorde di sangue, il volto solcato dall’ultima lacrima che concederò al suo ricordo…
_______________________________________
-
Prima ho voluto una cosa, poi mi sono pentito di averla ottenuta e l’ho gettata via.
Adesso la voglio indietro.
Cosa siamo in realtà? Cosa sono? Cosa stringo tra le mani? Cosa voglio?
La risposta è così semplice che mi vergogno anche solo a pensarla…
_______________________________________
-
Il cane della vicina abbaia, sarebbe meglio a dire squittisce, in continuazione.
Probabilmente sarei così incazzato anch’io, ad essere un chihuahua.
_______________________________________
-
Il viaggio è appena cominciato…
_______________________________________
-
Le sacre sinfonie del tempo
“Le sento più vicine le sacre sinfonie del tempo
Con una idea: che siamo esseri immortali
Caduti nelle tenebre, destinati a errare
Nei secoli dei secoli, fino a completa guarigioneGuardando l’orizzonte, un’aria di infinito mi commuove
Anche se a volte, le insidie di energie lunari
Specialmente al buio mi fanno vivere nell’apparente inutilità
Nella totale confusioneChe siamo angeli caduti in terra dall’eterno
Senza più memoria: per secoli, per secoli
Fino a completa guarigione“_______________________________________
-
Samsara Chamber
_______________________________________
-
il Quinto Cielo
_______________________________________
-
dusk weaving
_______________________________________
-
MasterChef XXIII (sudiamoci addosso)
-Mu hai fatto un mappassone, il primo mappassone di MasterChef XXII.
-Mi scusi… “Chef”, in realtà avevo in mente una quadriglia di banane rovesciate al contrario, e quindi dritte, sopra un letto di ravioli stocastici ambrati non-avveniristici quadrati e rotondi, dolci e salati, nevrastenici e giusti, giusti come non so.
-Mu sai che dalla mia caduca opinione dipende tutto il resto della tua probabilmente misera esistenza, si?
-No.
-Per per è un si.
-Anche per me è un si.
-Per me è un inutile rapporto lanzichenecco sebben austroungarico e mi viene da sudarvi addosso, posso?
-Per me è un si.
-Anche per me è un si. E per lei?
-Per me è un
_______________________________________
-
Un piccolo di pastinaca, o meglio un alieno intrappolato in un raviolo
_______________________________________
-
il paradiso per qualcuno – l’inferno per un altro
continuiamo a cercare la porta del sogno
inconsapevoli di esserne la chiave, il cardine e la toppa
immoliamo le nostre vite al silenzio
il paradiso per qualcuno – l’inferno per un altro
_______________________________________
-
_______________________________________
Lascia un commento