Am I Evil? no

  • dert

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  • “Good taste is the death of art”.

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  • ?

    Quando i giovani dipendono dai vecchi

    c’è qualcosa che non va

    ?

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  • Tutto dipende dalle reazioni che imponiamo sugli input

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  • diagonale rovesciata, rifrazioni, l’eco subliminale del tempo

    fantasmi fasici che si proiettano sotto la rètina

    tessitura d’illusioni che danzano con il mutare della prospettiva

    schegge di volontà infranta contro la prepotenza boriosa di quello che urla per essere il reale –

    se c’è una via di scampo, al momento, è al di là di quello che riesco a immaginare.

    Nausea…

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  • the well

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  • veleni

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  • Entrance to the Cave of a Thousand Desires

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  • tra le fresche onde fantasma di quest’astuta penombra

    ad intrecciare patti, sciogliere nodi, respirare il profumo proibito che porta il silenzio

    quasi per caso, quasi per sempre

    quasi da solo

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  • all in all is just another break in the whole

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  • ognuno tira l’acqua al suo mulino

    e io mi bevo il vino

    dio secondo i preti è uno e trino

    mentre io mi bevo il vino

    tutti nella testa hanno un casino

    eppure io mi bevo il vino

    Marta nella pancia ha il suo bambino

    ma io mi bevo il vino

    (Un poster che qualcuno ha già scarabocchiato dice “Vieni in Tunisia”
    C’è un mare di velluto ed una palma
    E tu che sogni di fuggire viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa)

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  • esperienza lisergica da cogliere al volo, fino ad esaurimento scorte e/o cerebrale.

    Amen

    che tu sia tra di noi

    Pane

    pane, pece e novantanove etti di coriandoli taglienti

    carne e psiche ad affettare

    (volontà da calibrare)

    mi spiegherai poi, col tempo, il motivo per cui io non sia da Amare

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  • dal web, ovviamente AI, ma abbastanza pregnante

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  • Perché devo sempre esagerare.

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  • Essere liberi di

    ripetere gli stessi errori all’infinito o perlomeno fino a quando non crediamo di averci imparato qualcosa

    come se poi proprio davvero ci fosse qualcosa da imparare

    lasciami soffiare sul fuoco

    che avvampi e ci bruci, fino a consumarci

    l’un l’altro

    I am just a worthless liar
    I am just an imbecile
    I will only complicate you
    Trust in me and fall as well
    I will find a center in you
    I will chew it up and leave
    Trust me
    Trust me
    Trust me
    Trust me
    Trust me

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  • tipo uno splendore acido intarsiato di profumi e colori – direttamente dall’outer space sopra la tua rètina incredula – ci piace pensare

    ma niente, oggi niente

    a parte un turbinio vorticoso di cose che sarebbe meglio tacere, quasi per sempre, quasi per caso, ricordare

    notti passate a pregare

    giorni diluiti in un bicchiere

    (ben più d’uno a dirla tutta)

    divorarne le carni, assaporarne il dolore, esaltando il piacere

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  • Capirli tu non puoi, tu chiamali se vuoi

    EMATOMI

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  • Mi sa che oggi mi nutro di bacche e radici.

    Semi, più che altro.

    Semi di Hawaiian Baby Woodrose, a dirla tutta.

    Auguratemi un buon trip, se vedemo dopo.

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  • fog-something

    Ho scoperto, forse grazie a qualcuno, non ricordo, ‘sto genere bellissimo che si chiama dungeon synth, mi ispira cose lunari ed evanescenti, evoca la nebbia e il cielo notturno, parla di incanti e luoghi misteriosi, insomma, me pias, in ‘sto periodo me pias proprio parecchio…

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  • Il sentiero dei sussurri spezzati

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  • la strada per Kadath

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  • goetia

    (aperto il cancello)

    distillo poche note soavi dai raggi di luna che filtrano dalle travi dismesse della torre dove il tempo mi ha relegato

    fuori il canto del vento s’intreccia sapiente alla melodia delle onde

    dentro – il silenzio

    traccio l’ultimo segno a completare il sigillo

    il Demone dovrà ascoltarmi stanotte, perché pure sono le mie intenzioni

    ferma la mia Volontà

    le mani lorde di sangue, il volto solcato dall’ultima lacrima che concederò al suo ricordo…

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  • Prima ho voluto una cosa, poi mi sono pentito di averla ottenuta e l’ho gettata via.

    Adesso la voglio indietro.

    Cosa siamo in realtà? Cosa sono? Cosa stringo tra le mani? Cosa voglio?

    La risposta è così semplice che mi vergogno anche solo a pensarla…

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  • Il cane della vicina abbaia, sarebbe meglio a dire squittisce, in continuazione.

    Probabilmente sarei così incazzato anch’io, ad essere un chihuahua.

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  • Il viaggio è appena cominciato…

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  • Le sacre sinfonie del tempo

    “Le sento più vicine le sacre sinfonie del tempo
    Con una idea: che siamo esseri immortali
    Caduti nelle tenebre, destinati a errare
    Nei secoli dei secoli, fino a completa guarigione

    Guardando l’orizzonte, un’aria di infinito mi commuove
    Anche se a volte, le insidie di energie lunari
    Specialmente al buio mi fanno vivere nell’apparente inutilità
    Nella totale confusione

    Che siamo angeli caduti in terra dall’eterno
    Senza più memoria: per secoli, per secoli
    Fino a completa guarigione

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  • Samsara Chamber

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  • il Quinto Cielo

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  • dusk weaving

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  • MasterChef XXIII (sudiamoci addosso)

    -Mu hai fatto un mappassone, il primo mappassone di MasterChef XXII.

    -Mi scusi… “Chef”, in realtà avevo in mente una quadriglia di banane rovesciate al contrario, e quindi dritte, sopra un letto di ravioli stocastici ambrati non-avveniristici quadrati e rotondi, dolci e salati, nevrastenici e giusti, giusti come non so.

    -Mu sai che dalla mia caduca opinione dipende tutto il resto della tua probabilmente misera esistenza, si?

    -No.

    -Per per è un si.

    -Anche per me è un si.

    -Per me è un inutile rapporto lanzichenecco sebben austroungarico e mi viene da sudarvi addosso, posso?

    -Per me è un si.

    -Anche per me è un si. E per lei?

    -Per me è un

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  • Un piccolo di pastinaca, o meglio un alieno intrappolato in un raviolo

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  • il paradiso per qualcuno – l’inferno per un altro

    continuiamo a cercare la porta del sogno

    inconsapevoli di esserne la chiave, il cardine e la toppa

    immoliamo le nostre vite al silenzio

    il paradiso per qualcuno – l’inferno per un altro

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